Ian Waldie - Auschwitz Survivor Leon Greenman 98288 At The Jewish Museum

Testimoni dei Testimoni a Palazzo delle Esposizioni, per non dimenticare

Salire su un vagone, venire chiusi dentro e sommersi da forti sonorità. Questa è la prima esperienza che si vive visitando la mostra Testimoni dei Testimoni. Ricordare e raccontare Auschwitz, allestita a Palazzo delle Esposizioni, un primo impatto che solo in minima parte può far capire cosa hanno provato le persone deportate nel campo di concentramento polacco.

Allestimento della mostra Testimoni dei Testimoni. Ricordare e raccontare Auschwitz © Studio Azzurro
Allestimento della mostra Testimoni dei Testimoni. Ricordare e raccontare Auschwitz © Studio Azzurro

L’idea

L’esposizione nasce da un’idea degli studenti dei Viaggi della Memoria, “un percorso di crescita, un grande impegno che è stato portato avanti con passione, sentimento e costanza, in questi quasi tre anni”, dichiara Michela Ponticelli, studentessa e referente del progetto. “Tutto è nato non tanto da un sentimento sorto all’improvviso, ma in un preciso momento che ricordo, che ci ha fatto sentire il bisogno di raccontare, di dire ‘noi ci siamo, noi ci saremo’ e di accompagnare quello che è il percorso della memoria, della sensibilità delle persone a un tema così importante, soprattutto oggi, quello dell’antisemitismo e razzismo”.

Il racconto del sopravvissuto

Il momento a cui si riferisce la studentessa ha avuto origine quando un sopravvissuto nel viaggio della memoria nel 2016, ha espresso il suo rammarico di non aver partecipato subito ai viaggi, e quindi di aver perso la possibilità di raccontare la sua esperienza a una determinata generazione di giovani. Quello è stato il momento che come una molla ha fatto scattare nei ragazzi la voglia di essere testimoni dei testimoni. “Uno degli aspetti più importanti è proprio tramettere questa esperienza, questa testimonianza, e da qui il nome Testimoni dei Testimoni, il fulcro di questa mostra”, dichiara lo studente Gabriele De Pascalis, “il passaggio di quello che noi abbiamo vissuto, e che a nostra volta abbiamo avuto la fortuna di ricevere dai testimoni diretti”.

I promotori

Una mostra promossa da Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo, in collaborazione con la Comunità Ebraica di Roma, e con la collaborazione scientifica dell’Archivio Storico “Giancarlo Spizzichino” della Comunità Ebraica di Roma, della Fondazione CDEC, e della professoressa Silvia Marinozzi, La Sapienza Università di Roma.

Allestimento della mostra Testimoni dei Testimoni. Ricordare e raccontare Auschwitz © Studio Azzurro
Allestimento della mostra Testimoni dei Testimoni. Ricordare e raccontare Auschwitz © Studio Azzurro

La messa in scena

Le immagini, i video e le testimonianze hanno assunto uno spessore maggiore grazie all’intervento di Studio Azzurro, “è come se anche noi avessimo fatto un viaggio, come se avessimo accompagnato i ragazzi un’altra volta ad Auschwitz”, come afferma Fabio Cirifino, fondatore insieme a Paolo Rosa e Leonardo Sangiorgi nel 1982 del collettivo, che in merito all’esperienza aggiunge “molto forte e coinvolgente, un lavoro importante perché abbiamo messo a disposizione la nostra esperienza e capacità per un progetto utile”.

Avvicinando l’orecchio a delle piccole fessure lungo le pareti erette nella sala espositiva, si ascoltano le voci, le testimonianze delle persone che in quei luoghi hanno subìto trattamenti disumani, vissuto esperienze, incubi che vivranno per tutta la vita. In questo modo le loro storie sembrano dei segreti bisbigliati all’orecchio, quasi un modo intimo e raccolto di rendere le persone testimoni.

La descrizione di Studio Azzurro

Le altre voci che si percepiscono sono quelle degli studenti che, con i volti proiettati su degli schermi, raccontano le loro sensazioni e riflessioni dopo la loro visita ad Auschwitz. “La terza parte è composta di tre stanze dove nella prima abbiamo cercato di rievocare le sperimentazioni che si facevano in questi campi, attraverso dei filmati di repertorio”, descrive Fabio Cirifino. “La seconda stanza è un tentativo di ridare identità alle persone che sono state deportate: 100 immagini che la presenza del pubblico farà rivivere, accostandosi a queste figure. Nel l’ultima stanza è ricostruito il linguaggio usato nel campo: fatto di poche parole ma precise che in qualche modo un russo, un polacco, un italiano, un tedesco e un francese, riuscivano a capire e interpretare, e grazie a questo sopravvivevano, perché senza questa comunicazione che avveniva tra di loro, la sopravvivenza era difficile”.

Una mostra esperenziale

La messa in scena di Studio Azzurro fa in modo che il visitatore viva l’esperienza, per quanto si possa minimamente avvicinare, di un internato nei campi di concentramento attraverso i ricordi di chi è sopravvissuto, le parole utilizzate, e le immagini delle persone di cui resta solo un numero e delle foto. Testimoni dei Testimoni, è una mostra esperienziale che non permette di dimenticare, che lascia nel pubblico il dovere civile ed etico di testimoniare e far ricordare quello che è successo, in modo che non accada nuovamente.

Palazzo delle Esposizioni
Via Nazionale 194, 00184, Roma
www.palazzoesposizioni.it

Le immagini

  • Allestimento della mostra Testimoni dei Testimoni. Ricordare e raccontare Auschwitz © Studio Azzurro
  • Allestimento della mostra Testimoni dei Testimoni. Ricordare e raccontare Auschwitz © Studio Azzurro
  • Allestimento della mostra Testimoni dei Testimoni. Ricordare e raccontare Auschwitz © Studio Azzurro
  • Allestimento della mostra Testimoni dei Testimoni. Ricordare e raccontare Auschwitz © Studio Azzurro
  • Allestimento della mostra Testimoni dei Testimoni. Ricordare e raccontare Auschwitz © Studio Azzurro
  • Allestimento della mostra Testimoni dei Testimoni. Ricordare e raccontare Auschwitz © Studio Azzurro
  • Allestimento della mostra Testimoni dei Testimoni. Ricordare e raccontare Auschwitz © Studio Azzurro
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Immagine in evidenza: Ian Waldie – Auschwitz Survivor Leon Greenman 98288 at The Jewish Museum