Essere donna e professionista di un lavoro che si ama, purtroppo resta solo un sogno per molte, ma le donne premiate ieri sera nel Salone Centrale della Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea sono la prova che è tutto possibile con tanto lavoro e passione. Il Premio ARTE: Sostantivo Femminile, ideato dall’Associazione Amici dell’Arte Moderna di Valle Giulia, arrivato alla sua 11esima edizione, ha voluto premiare otto donne che con grazia, capacità e professionalità stanno contribuendo a far crescere l’arte e la cultura in ogni sua sfaccettatura.
La giuria
La giuria composta da diversi membri tra cui ricordiamo Cristiana Collu, direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Maddalena Santeroni, presidente Associazione A3M, con Carlo Fuortes, sovrintendente della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma, come giurato speciale 2019, ha scelto 8 illustri donne del mondo della cultura e della sua promozione. Le professioniste premiate sono Eleonora Abbagnato, Marina Abramović, Maria Grazia Chiuri, Ester Coen, Elena Di Giovanni, Federica Galloni, Giannola Nonino, e Sveva Sagramola.
Eleonora Abbagnato
Eleonora Abbagnato è étoile dell’Opéra national de Paris e direttore del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Eleganza, bellezza e leggiadria tutte in un’unica donna.
Perché con sacrifici e fermezza è arrivata all’apice della sua carriera di ballerina senza dimenticare mai il suo ruolo di donna e madre. Artista eclettica e multiforme ha dedicato la vita alla danza e alla comunicazione attraverso il corpo, esplorando con curiosità ironia e capacità altre vie dell’arte dedicandosi anche al cinema, alla televisione e alla letteratura. Una donna dalla parte delle donne.
Motivazione della giuria
Marina Abramović
Marina Abramović, artista di fama mondiale, ha ricevuto il Leone d’Oro alla Biennale di Venezia nel 1997, e la mostra Marina Abramović. The Cleaner a Palazzo Strozzi di Firenze, è stata visitata da 180.000 persone di cui più del 70% erano donne. La sua mostra ha battuto il record di visitatori ottenuto dall’esposizione dedicata all’artista cinese Ai Weiwei. Questi dati vengono comunicati dal Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, Arturo Galansino, che premia la performer, e che sottolinea la discriminazione di genere che le artiste ancora subiscono, e di cui A.D.A. creativity si fa portavoce sostenendo la campagna social #5WomenArtists.
Nel suo discorso di ringraziamento Marina Abramović ha citato l’importanza del ruolo femminile con una citazione del Dalai Lama, ha parlato del suo rapporto con l’Italia e Roma, città in cui è difficile vivere come artista per “l’enorme competizione” con l’arte presente nella Capitale.
Perché con la sua forza e la sua determinazione riesce a dare all’arte sbocchi inaspettati e sorprendenti nell’universo della creatività. È la figura di punta dell’arte e delle performance al femminile.
Motivazione della giuria
Maria Grazia Chiuri
Maria Grazia Chiuri è la prima donna direttore creativo di Dior. Formatasi allo IED di Roma ha lavorato per le grandi case di moda italiane quali Fendi e Valentino per poi portare avanti l’eredità di stile della maison francese.
“Sisterhood is global”. Presentando in febbraio l’ultima sfilata di Dior, Maria Grazia Chiuri ha fatto indossare alle modelle questa scritta a sottolineare come in un tempo in cui tutto sembra ormai conquistato, la sorellanza è ancor più necessaria e la moda deve capire lo spirito del tempo.
Motivazione della giuria
Ester Coen
Ester Coen è curatrice nonché tra i massimi esperti internazionali di Futurismo e di Metafisica. “È il riconoscimento di una grossa responsabilità che si cerca di trasmettere, o comunque di tramandare, alle generazioni più giovani”, afferma la critica ad A.D.A. creativity. Alla nostra richiesta Ester Coen consiglia alle giovani curatrici “la cosa principale è di avere tanto amore, tanta passione, e di volerla trasmettere anche agli altri, e di avere soprattutto una visione da poter comunicare e anche da elaborare, da arricchire anche attraverso uno scambio, attraverso un dialogo, è un lavoro continuo che non finisce mai”.
Perchè è una tra le poche storiche dell’arte italiane che ha saputo lavorare con successo alla valorizzazione e promozione a livello internazionale delle avanguardie storiche sorte nei primi del Novecento. Ricordiamo, tra le altre la mostra da lei curata su Boccioni al Metropolitan Museum di New York nel 1988 e la mostra sulla Metafisica alle Scuderie del Quirinale, oltre alla sua recente visione del Sessantotto proprio in questa sala della Galleria Nazionale.
Motivazione della giuria
Elena Di Giovanni
Elena Di Giovanni è co-fondatrice di Comin & Partners, nonché docente alla LUISS Guido Carli di Roma e in altre università, e siede nel board della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.
Perché donna di valore e di successo che ha usato la sua creatività, professionalità e intraprendenza nel mondo della comunicazione valorizzando così un aspetto della nostra attuale società sempre più importante e determinante; ed ha contribuito come manager a fondare una delle più importanti agenzie di comunicazione. Non dimenticando mai durante gli anni di lavoro e di crescita professionale la sua eleganza, il garbo e il suo fascino.
Motivazione della giuria
Federica Galloni
Federica Galloni è a capo della Direzione Generale Arte Architettura Contemporanee e Periferie Urbane, ufficio del MiBAC dedicato alla Contemporaneità.
Perchè ha sempre lavorato per coniugare il nostro patrimonio artistico allo sviluppo del segno contemporaneo nel territorio italiano e soprattutto romano. Nei numerosi incarichi che ha rivestito all’interno della Pubblica Amministrazione, ha curato i restauri di sedi prestigiose, come Palazzo Barberini, o la realizzazione di opere a loro modo rivoluzionarie, come Triumphs and Laments di William Kentridge sui muraglioni del Lungotevere.
Motivazione della giuria
Giannola Nonino
Giannola Nonino, imprenditrice, viene scelta come caso-studio da una delle riviste accademiche più influenti al mondo, la London School of Economics (LSE) Business Review, in cui viene raccontata la rivoluzione Nonino “portata avanti da Giannola – moglie di Benito, distillatore eccezionale”. Marito che l’imprenditrice ringrazia nel suo discorso non solo per avergli trasmesso l’amore per l’arte della distilleria ma anche perché, a differenza di alcuni uomini che vogliono le mogli dietro di loro, il suo l’ha spinta avanti.
Perché ha lavorato con passione, audacia e forza in un mondo che ha visto da sempre la figura maschile come egemone, inserendo la grazia e la femminilità al servizio della crescita di un’azienda leader nel suo settore. Ha creato inoltre un Premio dall’alto valore sociale. I prestigiosi risultati, l’indubbio talento ed il suo impegno rappresentano un motivo di orgoglio e vanto per tutte le Donne che lavorano in ogni campo.
Motivazione della giuria
Sveva Sagramola
Sveva Sagramola è una giornalista e conduttrice televisiva, a premiarla è lo storico dell’arte Costantino D’Orazio che sottolinea la passione che la donna mette nel suo lavoro accettando nuove sfide come l’inserimento della cultura nella trasmissione Geo. Nel suo discorso di ringraziamento la giornalista pone l’attenzione sul doppio lavoro delle donne: professionista e mamma, e come essere madre porti un valore aggiunto nella professione.
Perché da vent’anni a Geo, ogni giorno su Rai3, racconta la bellezza del nostro territorio, attraverso documentari e incontri con persone che lavorano per rendere il nostro paese migliore. Con il suo sguardo mai giudice e sempre attento ha saputo conquistare la fiducia di un pubblico molto ampio che di anno in anno l’ha riconosciuta come voce autorevole e familiare per conoscere meglio il nostro patrimonio artistico e naturale.
Motivazione della giuria
Immagine in evidenza: Premio ARTE: Sostantivo Femminile. Sveva Sagramola, Maria Grazia Chiuri, Marina Abramovic, Eleonora Abbagnato, Federica Galloni, Elena Di Giovanni, Maddalena Santeroni, Ester Coen e Giannola Nonino