Balenciaga e la pittura spagnola in mostra al Museo Nacional Thyssen-Bornemisza di Madrid
Un buon designer di moda deve essere un architetto per i modelli, uno scultore per la forma, un pittore per i disegni, un musicista per l’armonia e un filosofo per il taglio.
Cristóbal Balenciaga
Il confine tra moda e arte è molto sottile, perché gli stilisti si ispirano all’arte e disegnano abiti dall’alto valore artistico e creativo, non solo per la forma, ma anche per l’attenzione e la cura ai dettagli e a ogni fase della realizzazione. Così Balenciaga e la pittura spagnola, curata da Eloy Martínez de la Pera, in mostra dal 18 giugno 2019 al Museo Nacional Thyssen-Bornemisza di Madrid, pone l’accento al concetto di ispirazione e creazione nel mondo della moda. Vengono messi a confronto 90 abiti del celebre stilista spagnolo, provenienti dal Cristóbal Balenciaga Museoa di Getaria, dal Museo del Traje di Madrid e dal Museu del Disseny di Barcelona, nonché da privati da tutta la Spagna, con 55 dipinti provenienti da istituzioni spagnole come il Museo Nacional del Prado, il Museo de Bellas Artes de Bilbao, Museo Lázaro Galdiano, e da fondazioni come BBVA, Santander e Casa de Alba, in aggiunta a prestiti da collezioni private come quelle di Abelló e Alicia Koplowitz.
Così
gli abiti raffigurati nei dipinti di El Greco,
Velázquez, Murillo, Carreño de Miranda,
Zurbarán, Goya, Madrazo e Zuloaga
vengono messi in relazione con la trasposizione tridimensionale
realizzata secondo il genio creativo e artistico di Cristóbal
Balenciaga.
Le origini di Balenciaga
Lo
stilista Balenciaga deceduto
a Valencia nel 1972, nacque a Getaria
(Guipuzkoa) nel 1895, figlio di José Balenciaga, un pescatore, e
Martina Eizaguirre, una sarta. Venne quindi
iniziato alla sartoria fin da piccolo, osservando sua
madre mentre realizzava
abiti per le principali famiglie della zona tra cui il marchese e la
marchesa di Casa Torres che trascorrevano
le loro estati nel Palacio Aldamar (noto anche come Vista
Ona) a Getaria. Fu
lì che Balenciaga
ammirò vestiti e tessuti provenienti
dai principali sarti e negozi di abbigliamento di Londra e Parigi,
nonché un’eccezionale collezione e
biblioteca d’arte. Nacque
così l’amore per il mondo dell’arte e della moda, che delineò
il suo futuro.