Mi piacerebbe realizzare architetture che possano durare per sempre, non nella sostanza o nella forma, ma come un ricordo indelebile nel cuore degli uomini.
Tadao Ando
Sono oltre cinquanta i progetti dell’architetto Tadao Ando che vengono esposti nella mostra The Challenge nello spazio espositivo Armani/Silos. Schizzi, maquette, video installazioni, disegni ma anche taccuini di viaggio e fotografie scattate dall’architetto giapponese ripercorrono la sua carriera in un progetto ricreato per Armani/Silos, ideato da Tadao Ando in collaborazione con il Centre Pompidou. La mostra è curata da da Frédéric Migayrou, Vice Direttore del Musée National d’Art Moderne – Centre de Création Industrielle e Yuki Yoshikawa, Curatore Associato, insieme al Tadao Ando Exhibition Committee. Lo scorso anno il Centre Pompidou aveva dedicato all’architetto nipponico un’importante retrospettiva.
Nell’architettura di Tadao Ando vedo la straordinaria abilità di trasformare materiali pesanti, come il metallo e il cemento, in qualcosa di poetico ed entusiasmante. Mi piace come usa la luce, un elemento fondamentale che contribuisce a definire il carattere degli spazi.
Giorgio Armani
La vita
Nato a Osaka nel 1941, Tadao Ando si dedica da autodidatta all’architettura, e nel 1969 apre lo studio Tadao Ando Architects & Associates. È la Row House (1976) a Sumiyoshi, chiamata anche Azuma House, a fargli vincere il Premio annuale dell’Architectural Institute of Japan. Questo sarà solo il primo di una serie di premi come l’illustre Pritzker Prize nel 1995. Diversi sono i progetti che l’architetto giapponese ha realizzato in Italia, come il restauro di Punta della Dogana (2009) e l’Armani/Teatro (2001).
Il percorso espositivo
È attraverso i quattro temi principali, quali Forme primitive dello spazio, Una sfida urbana, Genesi del paesaggio, Dialoghi con la storia, che viene fatta ripercorrere al visitatore la carriera di Tadao Ando: dalla Row House a Sumiyoshi (1976) ai diversi edifici a Naoshima (1988 fino a oggi), fino al progetto per la Bourse de Commerce di Parigi (autunno 2019). Emergono così i suoi volumi regolari, progettati dall’architetto ma forse disegnati dalla luce.
Immagine in evidenza: Armani Silos – The Challenge, Tadao Ando. Photocredit: Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti. Courtesy Armani