La fotografia ha un potere, quello di cogliere un momento, uno sguardo, un’emozione e di imprimerla, conservandola per sempre. Quello che vedrete alla mostra Paolo Di Paolo. Mondo perduto al MAXXI sono scatti, alcuni rubati, che parlano della capacità del fotografo di catturare l’attimo e, allo stesso tempo, di creare una perfetta sinergia con chi veniva ripreso. Se poi a essere fotografati sono i volti del mondo del cinema, dell’arte ma anche semplicemente dell’Italia degli anni ‘50 e ‘60, allora si salpa a vele spiegate nell’incanto.
La mostra
Curata da Giovanna Calvenzi, main sponsor Gucci, il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo dedica una grande mostra al fotografo, Paolo Di Paolo, esponendo oltre 250 immagini, molte delle quali inedite. Ma non ci sarebbe mai stata una mostra se la figlia Silvia non avesse ritrovato in cantina, una ventina d’anni fa, l’immenso archivio fotografico del padre composto da 250mila negativi, provini, stampe e diapositive. Grazie a questa scoperta e all’interesse di Alessandro Michele, Direttore Creativo di Gucci, di Giovanna Melandri, Presidente della Fondazione MAXXI e di Bartolomeo Pietromarchi, Direttore del MAXXI Arte, sono stati realizzati il libro Paolo Di Paolo. Mondo Perduto, Fotografie 1954-1968 (Marsilio 2018) e la mostra visitabile fino all’8 settembre 2019.
Il percorso espositivo
Diverse sono le sezioni che scandiscono il percorso espositivo, dove il cuore della mostra è occupato dal riallestimento della redazione de Il Mondo, con tanto di scrivania, lampade e immagini di Mario Pannunzio al lavoro con i suoi redattori. Credo che questa scelta vada a sottolineare il ruolo importante e determinante che il destino di quella testata ha avuto per il fotografo, che smise di fotografare quando venne chiuso il giornale.
La sezione Società/Roma
La sezione Società/Roma racconta l’Italia di quegli anni: con tante contraddizioni, povertà e voglia di cambiare. Ecco così gli italiani, dal nord al sud.
La sezione Società/Mondo
In Società/Mondo ci sono gli scatti dei suoi reportage in Giappone, in Iran, a New York: geishe che salgono sulle scale mobili di un centro commerciale, un sottopassaggio pedonale, e persone sdraiate sul prato a Central Park.
La sezione Artisti/intellettuali e Cinema
E qui nasce l’incanto, come non rimanere colpiti dall’immagine di un Giorgio De Chirico che mentre attraversa una strada camminando sulle strisce, fissa sorpreso o incuriosito un uomo che trasporta su una bicicletta un’enorme cornice di un quadro? O da Mimmo Rotella mentre realizza un suo décollage a Piazza del Popolo? O da Lucio Fontana alla Biennale? Perdersi negli occhi che guardano il vuoto di Rudolf Nureyev o uno sguardo poetico di Ezra Pound. Tantissime le immagini di pittori, poeti, scrittori, divi del cinema, per lo più inediti, che ti trasportano in un mondo perduto, dove Sofia Loren scherza con Marcello Mastroianni negli studi di Cinecittà, Monica Vitti e Michelangelo Antonioni passeggiano leggendo il giornale, e Simone Signoret e Yves Montand si baciano all’Aventino.
Le donne
Tante le dive fotografate ma negli scatti che Paolo Di Paolo ha realizzato nella villa al Circeo di Anna Magnani si vede una donna e una madre. Sono immagini che svelano la vita personale di un’attrice internazionale ripresa con la sua famiglia e i suoi cani, in cui emerge una dolcezza e una profondità che non si può interpretare su un film. L’altra donna sorprendente è Oriana Fallaci, la giornalista integerrima, forte e sicura, che qui viene immortalata mentre si fa il bagno al Lido di Venezia. È sorridente, felice, gioca a fare la diva, non ci sono nubi di fumo nel suo sguardo. Nel racconto che lo stesso fotografo fa dello scatto a Charlotte Rampling, si capisce il segreto della foto: lei seduta in disparte, lui si siede di fronte, e senza parlare lei inizia a fissarlo e si mette pian piano in posa, lui sempre in silenzio prende la macchinetta fotografica ed ecco lo scatto, ripone la fotocamera, si alza e se ne va.
Pier Paolo Pasolini
Paolo Di Paolo aveva lavorato con Pasolini su La Lunga Strada di Sabbia, il reportage sulle vacanze degli italiani realizzato nel 1959 per la rivista Successo diretta da Arturo Tofanelli, a cui la mostra dedica un focus, e così aveva iniziato a fotografarlo: non solo durante le riprese del film Il Vangelo secondo Matteo e Mamma Roma, ma anche nei momenti personali, familiari, di riflessiva solitudine. Ed ecco nelle foto scattate sul monte dei cocci a Roma un Pasolini perso nei suoi pensieri.
Immagine in evidenza: Anna Magnani nella sua villa a San Felice Circeo (Roma), 1955. Foto Paolo Di Paolo, © Archivio Paolo Di Paolo