La mostra Second Hand e la programmazione estiva al Jameel Arts Centre di Dubai
Come un artista cambia la materia con il suo intervento? È quello su cui indaga la mostra Second Hand al Jameel Arts Centre di Dubai, dove 18 artisti e collettivi, locali, regionali e internazionali rielaborano la materia e la materialità anche di alcuni oggetti del quotidiano, conferendogli una nuova natura e identità. Così la scultura, l’installazione, l’assemblage, il disegno, la fotografia, la pittura e la performance rappresentano i media che gli artisti utilizzano nel loro intervento artistico, evidenziando anche la percezione che si ha sul significato e il significante.
Il titolo della mostra
Il titolo della mostra fa riferimento all’opera Second Hand Information (2014) di Moffat Takadiwa, un artista keniota che crea, come in questo caso, sculture a parete fortemente strutturate di oggetti trovati, pezzi di computer scartati e detriti, che vuole alludere a come il significato dei materiali muta nel tempo quando le informazioni vengono trasmesse da una persona all’altra, come in un telefono senza fili.
I diversi temi
Una tematica indaga sul processo del making e come questo viene compreso attraverso narrazioni sociali, politiche, culturali ed economiche. Si pone così l’accento su come il processo in parte diventa il materiale: come nelle piastrelle di marmo che Haig Aivazian disegna minuziosamente con la grafite, o l’opera di Zahrah Al Ghamdi, un giovane artista che rappresenta l’Arabia Saudita alla Biennale di Venezia, e la cui installazione site specific è realizzata in pelle e filo di cotone. Invece artisti come Mohammed Kazem, Slavs and Tatars, un collettivo interessato all’Eurasia/Est-Ovest, e Vikram Divecha, considerano il rapporto tra tempo e produzione, attraverso la mappatura, il movimento, il suono e la durata. Gli altri artisti le cui opere sono esposte in mostra sono: Adel Abdessemed, Haig Aivazian, Abbas Akhavan, Diana Al-Hadid, Doa Aly, Fayçal Baghriche, Walead Beshty, Vikram Divecha, Jason Dodge, Bita Ghezelayagh, Mohammed Kazem, Azade Köker, Cinthia Marcelle, Keita Miyazaki, e Mario García Torres.
Gli
eventi estivi
Oltre alla mostra Second Hand sono previsti diversi eventi estivi: una nuova scultura di grandi dimensioni di Conrad Shawcross e Luciana Lamothe verrà installata nel Jaddaf Waterfront Sculpture Park; sarà possibile donare dal Medio Oriente i libri non letti alla The Library of Unread Books, che attualmente ospita quasi 700 testi; verrà infine ospitato il primo Summer Arts Camp per bambini di età compresa tra 8 e 13 anni guidato da artisti, creativi ed educatori provenienti dagli Emirati Arabi Uniti.